Parliamo di Startup: 46 Sports


Nuovo spazio con “Parliamo di Startup” su Giorgiotave.it. Riparte, dunque, la nostra rubrica dedicata alle Startup italiane. Ai giovani, alle nuove idee, alle aziende innovative.

Questa volta abbiamo chiacchierato con Pierluca Martella, fondatore – assieme a Carlo Bergonzini – di 46 Sports. Ecco cosa ci ha raccontato della sua realtà professionale.

46Sports

Di cosa si occupa la vostra startup?

46Sports è il primo almanacco digitale per atleti e club non professionisti.

 

L’idea è creare una comunità dove i giocatori possano interagire online, collezionare figurine digitali e album di squadra, condividere video e foto e tenere traccia di successi e statistiche della propria carriera.

 

L’obiettivo è profilare i giocatori legati alle federazioni sportive e tener traccia delle prestazioni sin dall’inizio della propria carriera, aggregando e analizzando un enorme quantità di dati statistici.

I dati raccolti vengono forniti successivamente a talent scout ed osservatori per le loro ricerche mirate, attraverso un potente strumento di ricerca.

 

46Sports integra inoltre sistemi di match analysis e dispositivi GPS che permettono di tracciare e analizzare le prestazioni atletiche e tecnico-tattiche delle squadre e dei singoli, mettendo a disposizione strumenti altamente professionali al mondo giovanile e dilettantistico, con l’obiettivo e l’auspicio di migliorare il livello della qualità dei giovani atleti.

Com’è nata l’idea?

L’idea nasce dall’esperienza ventennale che il suo fondatore, Pierluca Martella, ha avuto nel mondo sportivo dilettantistico sia come giocatore che come allenatore. Il concetto di 46Sports nasce dalla constatazione che l’almanacco sportivo è sempre rimasto legato alla carta e chiuso al mondo professionistico.

 

Per la prima volta, dunque, vogliamo fornire questo strumento ai milioni di sportivi legati alle serie minori, permettendo loro di raccontare la propria carriera attraverso figurine digitali, album di squadra e video, ma soprattutto attraverso le proprie statistiche. Nel far questo rendiamo l’almanacco intelligente, in quanto non è più una sola collezione di informazioni, ma i dati statistici vengono poi analizzati da uno strumento interno e messi comodamente a disposizione degli osservatori.

Da chi è composto il team e com’è organizzato quotidianamente il lavoro?

Il team è composto da Pierluca Martella, che cura la parte manageriale; da un team di sviluppatori, tra cui Carlo Bergonzini, CTO, che coordina lo sviluppo software; due giovani studenti, Alessio Cavaleri e Sergio Livi sono impegnati nello sviluppo back-end e Michele Cacace gestisce lo sviluppo front-end dell’interfaccia web.

 

Il team di Business Intelligence, che ha creato il tool di analisi delle statistiche, è composto da Angelo Tornese e Mario Masciulli, esperti del settore, a cui abbiamo affiancato Mattia Modonutti, attuale preparatore atletico della nazionale del Qatar, sport scientist ed esperto di analisi delle performance.

 

Il Board di Advisor è composto da Andrea Ballarini e Gabriele Bodda, che risiedono in Silicon Valley e Luca Foresti, attuale CEO del Centro Medico S. Agostino di Milano.

Come avete finanziato (o finanzierete) l’idea e il progetto?

Il progetto è stato realizzato in bootstrapp con risorse proprie, lavorando giorno e notte al suo sviluppo. In seguito il progetto è stato finanzianto dal consorzio Spinner in Emilia Romagna, che ha permesso di allargare il team e da un round Family and Friends con cui abbiamo raccolto ulteriori 20.000 euro. Il progetto 46Sports è inoltre uno dei vincitori della startcup Emilia Romagna, che ha permesso di incamerare ulteriori fondi.

 

Al momento siamo alla ricerca di un primo finanziamento da parte di investitori privati e venture capitalist.

Quali difficoltà avete incontrato nel creare la vostra startup?

Le difficoltà sono state tante e di varia natura. Creare una piattaforma del genere dal nulla e senza risorse economiche significa sacrificare molte notti e weekend per scrivere codice. Inoltre non avendo una base finanziaria su cui appoggiarci molti di noi hanno dovuto districarsi portando avanti anche altri lavori, rinunciando a gran parte della propria vita sociale.

 

Oltre a questo, problematiche più istituzionali date dal sistema italiano, non ti permettono di utilizzare forme societarie flessibili e quindi di sfruttare ad esempio il meccanismo delle stock options per allargare il proprio team in cambio di % di equity.

Qual è l’obiettivo del progetto?

L’obiettivo è creare un network sportivo globale in cui raccontare la storia di qualsiasi club e la carriera di tutti i giocatori legati alle federazioni sportive. Collezionando e analizzando le statistiche relative alle prestazioni degli atleti creiamo uno strumento efficace per i talent scout, che possono cosi identificare in maniera scientifica i giovani talenti. Dall’altro lato la maggior parte degli atleti avrà cosi la giusta visibilità per poter emergere e mettere in risalto le proprie qualità. In qualche modo vogliamo democratizzare l’individuazione e la scelta di giovani talenti.

Da giovani imprenditori, credete nell’Italia?

Difficile rispondere a questa domanda. In un paese con una pressione fiscale cosi alta, nessun incentivo all’assunzione di giovani e contratti flessibili, che non facilita la creazione d’impresa e mette in condizioni piccole realtà di poter fiorire, con una burocrazia macchinosa, frustante e disorganizzata ed un paese con poche politiche lungimiranti, sembra che ci sia più un incentivo alla fuga piuttosto che allo sviluppo imprenditoriale.

 

In tutti i modi siamo italiani e amiamo il nostro paese: nella nostra testa c’è già l’idea di portar via la nostra startup in ambiti in cui possa realmente trovare un ambiente giusto per esprimere il proprio potenziale. L’auspicio è comunque quello di creare un’impresa capace di creare posti di lavoro anche e soprattutto sul suolo italiano.

Sei il fondatore di una Startup in Italia? Hai un’idea vincente di cui parlare?

Se il tuo progetto è attivo da meno di due anni e vuoi parlarne, fai una segnalazione alla redazione di Giorgiotave.it e la prenderemo in considerazione per un’intervista da pubblicare all’interno del GT Magazine. COMPILA IL FORM su Giorgiotave.it.

 

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