Torna “Parliamo di Startup“, l’appuntamento settimanale che Giorgiotave.it dedica alle startup, alle giovani aziende italiane. Ai sogni made in Italy.
Protagonisti questa settimana, i ragazzi di Pro Art Lab. Loro sono Saverio Mancino, Attilio Cianci e Serena Cinagli. E ci hanno raccontato di cosa si occupano.
Di cosa si occupa la vostra startup?
Pro Art Lab è uno spazio/coworking per creativi e freelance dove all’interno si possono creare anche eventi artistici. Il servizio permette anche di affittare sale per progetti ed eventi artistici, oltre ad agire come incubatore di startup web e progetti per il settore artistico.
Com’è nata l’idea?
ProArtLab nasce per promuovere: · attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di films e documenti, concerti, corsi di musica per bambini e ragazzi a partire dai tre anni e per giovani e adulti, incontri di musicoterapia, corsi di dizione e teatrali. Inoltre si occupa di organizzazione di eventi di design, dal fashion all’industrial. E ancora: attività di formazione, attraverso corsi di aggiornamento teorico/pratici per educatori, insegnanti, operatori sociali, corsi di perfezionamento in musicoterapia, istituzioni di gruppi di studio e di ricercai; attività editoriale, tramite la pubblicazione di un bollettino, pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute.
Da chi è composto il team e com’è organizzato quotidianamente il lavoro?
Il team è composto da tre persone:
- Saverio Mancino: è il direttore artistico e manager, musicista, partecipa a numerose registrazioni audio per CD prodotti dalla RAI e case discografiche nazionali/internazionali, trasmissioni televisive per la RAI oltre a numerosi concerti nei migliori teatri nazionali ed internazionali.
- Attilio Cianci: nato a Salerno nel 1995, scopre grazie ai videogames la passione per la programmazione. “Conobbi Jacopo Mele, oggi Digital Life Coach. Mi aprì le porte a nuove esperienze procurandomi clienti e contatti, fino ad approdare nella grande e stimolante terra del Pro Art Lab”, ci racconta.
- Serena Cinagli: nel 2009 ha studiato e conseguito la laurea triennale in Lingue nella società dell’informazione presso l’Università di Roma Torvergata. Nel 2011 ha seguito un corso di formazione in Social Media Marketing Specialist presso la Factory School ed altri corsi attinenti all’ambito. Terminata la laurea ha iniziato a lavorare come customer care, gestione eventi web per un anno e mezzo fino ad atterrare al Pro Art Lab dove è Assistant management per gli Eventi, il Web Marketing, Comunicati Stampa, Startup, Siti web, gestione Clienti, Partnership e Sponsor dell’azienda.
Come avete finanziato (o finanzierete) l’idea e il progetto?
Inizialmente siamo partiti con un finanziamento privato del fondatore Saverio Mancino, e poi man mano ci siamo affidati ai guadagni che arrivavano e arrivano dai progetti web, affitto desk e sale.
Quali difficoltà avete incontrato nel creare la vostra startup?
Diffidenza, diffidenza e diffidenza nel far comprendere a tutti coloro che lavorano in questo settore, il concept del coworking applicato al mondo artistico creativo. Ma poi con i risultati ottenuti abbiamo dimostrato che molto si può fare e soprattutto cooperare anche nell’ambito artistico e creativo individualista!
Qual è l’obiettivo del progetto?
ProArtLab è un nuovo strumento associativo rivolto agli amanti della cultura, dell’arte e della diffusione di interessi sociali, diffusi in Italia ed all’estero. La trasmissione del concetto di “co-working” tramite il nuovo progetto di Affiliazione permette, alle strutture affiliate, di integrarsi alle altre attraverso la filosofia associativa comune del concept.
Il nostro intento è di trasmettere l’esperienza e le conoscenze maturate (know-how) per diffondere le molteplici attività socio-culturali, che sempre ci caratterizzano, su tutto il territorio nazionale ed internazionale, attraverso l’iniziativa di affiliazione. Incoraggiare la costituzione di nuove Associazioni Culturali e/o appoggiare quelle già esistenti, che vivono lo stesso spirito creativo condividendone i principi e le finalità, è il nostro valore aggiunto.
Da giovani imprenditori, credete nell’Italia?
Siamo un popolo di criticoni (questo paradossalmente per me è positivo) oltre a essere creativi e fattivi, al contrario non saremmo così invidiati al mondo! Non sono d’accordo a pieno sulle persone che vanno via dall’Italia per poi criticarla da lontano. Il fatto è che siamo tropo individualisti tranne qualche rara isola felice che usa il concetto di cooperazione in coworking e non solo. Basta solo aver fiducia nel tempo (il quale spazzerà via la poca cultura sul confronto con gli altri popoli del mondo oltre a certa gente che ancora crede di tener in mano il potere con l’informazione e non solo).
Io non credo che negli altri popoli regni tutto questo perbenismo e comportamento serio e rispettoso verso il prossimo! Sono altresì convinto che bisognerebbe iniziare a fare propaganda con strategie di marketing (con la collaborazione di molti professionisti bravi del settore in Italia) per alzare un pò “l’asticella” di amor proprio verso se stessi e la nostra amata patria bistrattata solo con critiche. Ragazzi riflettiamoci su, non se ne può più di sentire solo “note negative” nei confronti del nostro paese soprattutto quando non sono costruttive e provengono da noi stessi italiani…
Sei il fondatore di una Startup in Italia? Hai un’idea vincente di cui parlare?
Se il tuo progetto è attivo da meno di due anni e vuoi parlarne, fai una segnalazione alla redazione di Giorgiotave.it e la prenderemo in considerazione per un’intervista da pubblicare all’interno del GT Magazine. COMPILA IL FORM su Giorgiotave.it.