Parliamo di Startup: FormandoPerCorsi


Dopo le festività pasquali, torna “Parliamo di Startup“, l’appuntamento settimanale che Giorgiotave.it dedica alle startup, alle giovani aziende italiane. Ai sogni made in Italy.

Oggi parliamo coi ragazzi di FormandoPerCorsi. Ne parliamo coi due creatori del progetto, Ambra Richiedei e Giovanni Govoni.

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Di cosa si occupa la vostra startup?

Formando PerCorsi si occupa di facilitare il processo di ricerca attiva del lavoro: dalla pianificazione delle strategie, alla messa in pratica delle stesse. Questo lo facciamo attraverso molteplici attività: incontri personalizzati focalizzati sull’orientamento professionale, scrittura di un curriculum efficace e sostegno nella preparazione del colloquio di lavoro, ma anche grazie a seminari o sportelli di consulenza che vengono aperti in collaborazione con enti territoriali (comuni, biblioteche,..) piuttosto che con associazioni.

 

Anche attraverso il sito internet forniamo numerosi approfondimenti delle tematiche riguardanti la ricerca di lavoro ed è possibile scaricare gratuitamente un ebook che riprende alcuni degli argomenti principali.

 

Stiamo comunque ragionando su molte altre iniziative che si concretizzeranno nei prossimi mesi andando ad ampliare la nostra offerta.

Com’è nata l’idea?

Come capita quasi sempre per le idee è nata per caso. Mentre si discuteva del più e del meno verso la fine degli studi universitari, abbiamo cominciato a ipotizzare scenari futuri. Si provava a trovare un’applicazione concreta (e non lontana nel tempo) alle conoscenze che avevamo coltivato negli anni. Abbiamo cominciato a individuare cosa fosse spendibile nell’immediato e cosa invece necessitava di approfondimento. Detto fatto: la ‘scansione’ delle nostre capacità e competenze continua costantemente anche oggi per capire quali siano i nostri punti di forza (da poter utilizzare nel lavoro) e quali le strategie da mettere in atto, o i percorsi da seguire, per approfondire aree su cui siamo carenti, ma che potrebbero servirci nel futuro.

Da chi è composto il team e com’è organizzato quotidianamente il lavoro?

Siamo due: Ambra Richiedei e Giovanni Govoni. La maggior parte del lavoro, come l’elaborazione dei contenuti da trattare, la scelta delle modalità da utilizzare (ebook, videocorso, lezioni frontali ecc), la ricerca di clienti e la diffusione sul territorio, spettano a entrambi. Per la comunicazione invece ci siamo suddivisi i compiti in base alle nostre capacità: Giovanni si occupa di grafica, impaginazione, creazione video, Ambra dei social network e del sito internet. Per ora ci siamo organizzati in questo modo, con una gestione completamente autonoma, ma non escludiamo che in vista di un ampliamento dell’attività si decida di delegare questi compiti a persone più esperte di noi.

Come avete finanziato (o finanzierete) l’idea e il progetto?

Per ora di tasca nostra: fortunatamente gli investimenti iniziali sono stati contenuti. La maggior parte delle nostre spese le possiamo riassumere in trasporti e pubblicità. Per il resto dobbiamo molto alla gratuità di risorse come Skype, Dropbox e altri strumenti che ci hanno permesso di ammortizzare sia le distanze che le spese.

Quali difficoltà avete incontrato nel creare la vostra startup?

La difficoltà maggiore è stata riuscire a partire dal nulla, cercando clienti e modificando l’offerta in funzione delle richieste. La fase di “incubazione” del progetto è stata lunga e piena di imprevisti. È comunque stato importante, a fronte degli ostacoli incontrati, riuscire a mantenere la coerenza e la fiducia necessaria per riuscire a crescere come professionisti e migliorare le nostre competenze in materia. Tenersi informati, monitorare la concorrenza, raccogliere suggerimenti dagli attuali clienti: bisogna essere sempre pronti a rimettersi in gioco e pensare a una nuova proposta già mentre si stanno erogando quelle presenti, altrimenti il rischio è di perdere competitività.

 

Siamo entrambi profondamente convinti che se fossimo stati da soli, non avremmo raggiunto il livello a cui siamo ora e le numerose difficoltà avrebbero pesato maggiormente.

Qual è l’obiettivo del progetto?

Per ora diventare un punto di riferimento per le persone che cercano lavoro o che lo vogliono cambiare perché insoddisfatte. L’obiettivo successivo è quello di riuscire a supportare le persone con altre proposte che vadano al di là del lavoro.

Da giovani imprenditori, credete nell’Italia?

Da giovani imprenditori crediamo che le nostre capacità e competenze possano guidarci in un quadro difficile come quello che offre l’Italia. Siamo convinti che l’attuale situazione non possa essere una giustificazione per evitare di rimboccarci le maniche e fare del nostro meglio. Quello che succederà in futuro non lo possiamo sapere, ma stiamo provando a costruircelo al meglio.

Sei il fondatore di una Startup in Italia? Hai un’idea vincente di cui parlare?

Se il tuo progetto è attivo da meno di due anni e vuoi parlarne, fai una segnalazione alla redazione di Giorgiotave.it e la prenderemo in considerazione per un’intervista da pubblicare all’interno del GT Magazine. COMPILA IL FORM su Giorgiotave.it.

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