Google lancerà un’alternativa a Spotify. Un servizio di streaming musicale in grado di competere con gli attuali leader del settore. In grado di rubargli la scena, da subito.
La notizia è stata diffusa nelle scorse ore su The Verge, dove sono pronti a giurare che il Google I/O – che inizia oggi a San Francisco – sarà l’opportunità ideale per presentare al mondo un servizio del genere. Che a Google questo fronte del mercato multimediale piacesse, lo si era capito da un po’. Più precisamente, da quando sono venuti allo scoperto i nomi di Universal Music Group, Sony Music Entertainment o di Warner Music Group, major discografiche con le quali l’azienda di Mountain View avrebbe già stretto gli accordi necessari. Ci si aggirerà, più o meno, sui 20 milioni di brani disponibili.
Google, poi, integrerà il servizio con tutto il resto della propria offerta. Pensate solamente ad Android, a Google Play. E poi a YouTube. Lasciate che sia il team di Mountain View a pensare il come.
Sulla notizia si è portato, con altre indiscrezioni, il New York Times. Che ha parlato di un servizio non gratuito, com’è per Spotify. O meglio: se applicazioni simili garantiscono la scelta tra offerta free e premium, Google chiederebbe ai suoi utenti di spendere da subito qualche dollaro al mese per avere accesso a tutta la discografia disponibile. Non si parla di cifre, anche se l’offerta dovrebbe essere in linea con quella dei competitor: senza superare, di fatto, i 10 dollari mensili.
Ora i vari Spotify, Pandora &Co. tremano. Come avviene sempre, in un mercato, quando Google decide di prendere le cose in mano.
Sarà una ‘tre giorni‘ interessante, questa del Google I/O.