Google vuole limitare l’accesso ai dati personali da parte delle Autorità, negli Stati Uniti.
La notizia passa per le pagine di Bloomberg. Dove a parlare è un portavoce dell’azienda di Mountain View, tale Chris Gaither. “Google – dice Gaither – riceve ogni anno circa 1.400 richieste da parte del Governo americano, in merito ai dati degli utenti”. Ecco perché la società statunitense sarebbe al lavoro per spingere nella direzione di una modifica alla legislazione in materia.
“Vista la realtà attuale e l’evoluzione del mondo digitale, questo è un momento importante per il Governo. Credo sia il momento di costruire qualcosa in questo senso, la gente se lo aspetta”, ha detto David Drummond del Legal Office di Google. Quella che Big G porterebbe avanti, è stata di fatto definita un’attività di lobby, con il chiaro intento di modificare la “Electronic communications privacy act”, ovvero la legge a tema risalente al 1986.
Da Mountain View fanno sapere di ritenere necessario un intervento, così da impedire alle forze dell’ordine americane di ottenere, senza un mandato, dati su posta elettronica e altri documenti riservati. Al contrario, Google intende equiparare i dati personali di Internet a quelli cartacei, chiedendo una più rigida regolamentazione per accedere agli stessi.
Bloomberg sottolinea come due terzi delle 8.438 richieste giunte nel corso dell’ultimo anno, sono partite senza alcun mandato. “È fondamentale che si cominci ad avere, nel mondo online, le stesse leggi dell’offline”, ha detto l’avvocato Chris Calabrese. E Google, tra GMail, YouTube, Blogger e ora anche Google+, rappresenta la più ricca base di dati della rete, in questo senso.