L’Italia è il secondo paese europeo per ritardo nel raggiungimento degli obiettivi legati all’Agenda Digitale dell’Unione Europea. Peggio fa solamente la Romania. Lo dice MM ONE Group: l’agenzia ha calcolato – e riportato in una infografica – la situazione del Vecchio Continente in rapporto coi 13 punti che caratterizzano l’Agenda Digitale UE, suddividendo l’analisi in quattro categorie:
- Broadband
- e-Commerce
- inclusione digitale
- e-Government
Lo studio ha preso in considerazione l’utilizzo del Web e delle risorse ad esso collegate, fatto da cittadini, imprese e PA (Pubblica Amministrazione). Ne vengono fuori, sull’Italia, dati interessanti:
- 80,7% dei dipendenti comunali utilizza un PC
- 29,2% dei comuni sfrutta tecnologie di e-Procurement
- 18,9% permette il completamento di iter burocratici online
- 55,5% dei cittadini è connesso a Internet
- 32% effettua sul Web le proprie operazioni bancarie
- 9,5% ha utilizzato servizi online della PA nell’ultimo trimestre
- 62,6% delle imprese possiede un sito web
- 35,5% degli assunti si collega la Web almeno una volta a settimana
Le regioni più virtuose? Toscana, Emilia-Romagna e Umbria per quanto riguarda i dati generali. Anche se restano da prendere con le pinze i dati relativi alla banda larga, da cui l’Italia si tiene a debita distanza. Nel Belpaese il 37% della popolazione non utilizza Internet, contro una media europea del 22%.
In Europa, infine, Belgio, Olanda, Svezia, Lussemburgo e Danimarca sono i paesi più vicini al raggiungimento degli obiettivi legati all’Agenda Digitale.