[UPDATE] Web Tax: abrogazione parziale nella Gazzetta Ufficiale


web tax[7 Marzo] L’abrogazione è parziale in Gazzetta Ufficiale

Come riporta Wired in un articolo odierno, a seguito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto “Salva Roma”, si parlerebbe di un’abrogazione parziale della norma.

“Con l’articolo 2 – scrive Wired – si interviene sul comma 33 dell’articolo 1 della legge 147, quello relativo all’acquisto di pubblicità online solo da titolari in possesso di una partita Iva italiana. Il comma avrebbe escluso Google, ma non solo, dalla lista delle piattaforme alle quali rivolgersi per le sponsorizzazioni”.

Alla novità comunicata dal Governo si affiancano i dubbi, ancora vivi, legati al tema della tracciabilità dei pagamenti destinati alle aziende che vendono beni e servizi online. A tale proposito così Roberto Scano, Presidente di IWA Italy:

La tracciabilità delle operazioni esiste già, non riesco a capire come si possa parlare di entrate ulteriori di questo genere”.

Con ogni probabilità le previsioni diverranno realtà: la discussione legata a una presunta Web Tax saranno materia da affrontare a Bruxelles, in campo europeo.

[5 Marzo] Web Tax: abrogazione o approvazione?

Giovedì scorso è stata approvata una delega fiscale dalla Camera contenente la Web Tax, cancellata dal Governo Letta. La norma, introdotta a settembre in uno dei passaggi parlamentari, si riferisce a decisioni in sede Ue. La parola, come scrive l’ANSA, passa al Governo che dovrebbe esercitare la delega emanando un decreto legge contenente proprio la Web Tax.

Il testo dell’articolo 9 spiega il bisogno di:

“prevedere l’introduzione, in linea con le raccomandazioni degli organismi internazionali e con le eventuali decisioni in sede europea, tenendo anche conto delle esperienze internazionali, di sistemi di tassazione delle attività transnazionali, ivi comprese quelle connesse alla raccolta pubblicitaria, basati su adeguati meccanismi di stima delle quote di attività imputabili alla competenza fiscale nazionale”.

La norma non dovrebbe essere subito operativa perché è contenuta in una delega fiscale, che conferisce all’esecutivo il potere di varare una serie di decreti legislativi che attuano i principi indicati. La norma era stata introdotta nella delega in commissione Finanze della Camera in prima lettura, il 19 settembre del 2003, e confermata nei successivi passaggi sia al Senato che a Montecitorio.

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