Mille miliardi di bit al secondo. Dall’Australia e con un bel po’ d’Italia. È la rete Internet più veloce al mondo, con la notizia che ha fatto il giro del globo altrettanto velocemente.
A condurre l’esperimento è stata la compagnia Telstra, la quale si è concentrata sul collegamento fra Sydney e Melbourne. Utilizzando una tecnologia italiana, sviluppata grazie alla collaborazione fra Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) e l’azienda Ericsson.
È record, per intenderci. Una velocità esattamente doppia rispetto ai 448 milioni di bit al secondo precedentemente toccati. I risultati – più che positivi – dei test sono stati illustrati in terra italiana, a Pisa. “Impieghiamo tecnologie sviluppate da noi per aumentare la velocità, senza aumentare l’utilizzo della banda”, ha spiegato Luca Potì dell’Istituto Tecip.
“È stata certamente un’esperienza impegnativa e importante – dichiara ancora Potì – la concorrenza a livello internazionale è stata serrata ma creatività, competenza e passione sono le nostre armi migliori. Gli obiettivi che ci poniamo per la fine dell’anno sono di raddoppiare la velocità di trasmissione e trasmettere su maggiori distanze. Siamo appena rientrati ma già pronti per la nuova sfida”.
Tecnicamente, la tecnologia che permette di giungere ad un terabit al secondo, si basa su un sistema di compressione che permette di aumentare moltissimo la quantità di dati trasmessa. I ricercatori hanno espresso la volontà di giungere, nel giro di quattro anni, a introdurre nella realtà e non solo in laboratorio questa rete Internet super-veloce. Con ogni probabilità in Australia.
Obiettivi a più stretto giro? “Riuscire a raddoppiare la velocità, arrivando a due terabit nel prossimo Dicembre”, sostengono gli addetti ai lavori.