Lavoro: non c’è posto migliore di Google


Sede-Google

Google è il posto di lavoro migliore al mondo. Lo dice lo studio della compagnia “Great place to work“, che anno dopo anno individua quelli che sono i luoghi in cui risulta ottimale, per un lavoratore, essere impiegato quotidianamente. Lo studio passa attraverso una serie di indagini fra i lavoratori e una valutazione delle politiche aziendali. Quest’anno in testa c’è, dunque, la società di Mountain View, seguita da Sas Institute e da NetApp, anch’esse aziende californiane.

I dipendenti e la loro inventiva prima di tutto, in Google. Dove, comunque, in questo 2013 avevano dovuto fare i conti con più di qualche critica rispetto alle evoluzioni del proprio modello lavorativo riservato ai dipendenti. Non ultima tra le polemiche, quella di Chris Wetherell – l’ideatore di Google Reader -, che dopo la chiusura del servizio tuonò: “se l’idea mi fosse venuta oggi, l’avrei creato mettendomi in proprio e non affidando la leadership del progetto a Google”. Certo, più i ‘pro’ che i ‘contro’ per Larry Page &Co, che portano a casa il riconoscimento.

Mentre nella classifica compaiono in top-10 anche nomi come Microsoft, National Instrument o Cisco. Alla selezione hanno partecipato oltre 6mila azienda da 45 Paesi differenti, ma tutte con un requisito ben preciso: bisogna aver vinto almeno 5 liste nazionali, avere almeno 5mila dipendenti in giro per il mondo, avere almeno il 40% dei lavoratori impiegati fuori dal Paese d’appartenenza della società.

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