Gli editori, Amazon e Google, il dominio “.book”…


Kindle-Amazon

Le associazioni degli editori stanno operando una vera e propria protesta contro l’assegnazione del dominio “.book” a Google e Amazon, i due principali colossi del web nel settore delle vendite online, in lista per l’acquisizione rispettivamente in 101 e 76 paesi. Se n’è parlato su tutte le principali testate giornalistiche mondiali.

La Associazione Italiana degli Editori (AIE) e la Federazione Editori Europei (FEP) hanno inviato una missiva di protesta all’ente, che avrà l’arduo compito di gestire e controllare l’assegnazione del dominio “.book”. 

Nella lettera si legge:

“E’ nostra opinione che permettere a entità commerciali di registrare questi domini e consentire loro di usarli come proprietari esclusivi causerebbe gravi danni all’ intera industria del libro […] Visto che internet è un mezzo così istituzionale siamo molto preoccupati che l’identificazione tra questi Top Level Domains e un loro possibile unico proprietario possa fuorviare il consumatore”.

La richiesta delle associazioni è chiarissima: conferire il dominio “.book” ad una società imparziale, che lo gestisca in modo corretto evitando di monopolizzare il mercato e che garantisca l’accesso a chiunque.

Non si è schierata sulla vicenda l’ICANN, che da par suo attende, in ogni caso, osservazioni da parte dei vari Paesi da far pervenire attraverso il Governmental Advisory Committee.

Tra le altre cose, Google si è lasciata da poco alle spalle le vicende che l’hanno riguardata in Francia: si trattava sempre di un confronto con gli editori. Di natura diversa, ma pur sempre con gli editori. Per i quali è inaccettabile che l’azienda americana, stavolta assieme ad Amazon, decida di sfruttare la propria posizione di leadership per mutare gli equilibri del mercato online.

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