Innovazione: Italia in coda per l’Eurobarometro


Italia ultima. È quella che punta meno all’innovazione, nell’Unione Europea, in materia di attività produttive, organizzazione e marketing.

Lo dice un’analisi dell’Eurobarometro, condotta su imprese con un minimo di dieci dipendenti e che operano nei settori manifatturiero, telecomunicazioni, trasporti, attività finanziarie e assicurative, commercio all’ingrosso e editoria.

I numeri. Il 53% delle imprese operanti nell’industria e nei servizi si segnalano per aver innovato la loro attività. Graduatoria, questa, in cui la Germania è al primo posto (79%), seguita da Lussemburgo e Belgio. La percentuale più bassa di innovazione, invece, si individua tra Bulgaria con il 27%, Polonia 28%, Lettonia 30%, Romania 31% e Ungheria 31%.

In materia di collaborazione tra imprese in materia di innovazione, male l’Italia: appena 12%. È bassa, comunque, la percentuale complessiva in questo senso, con solo il 27% delle aziende che ha collaborato con altre aziende con università o istituti ricerca pubblici tra il 2008 ed il 2010. Un altro 27%, invece, ha innovato utilizzando esclusivamente risorse interne.

Per quanto riguarda l’innovazione riguardante le attività produttive, hanno ‘spinto’ in materia particolare Cipro, al 60%, seguita dall’Austria con il 51% e dalla Slovenia con il 45%.

Ciò in cui l’Italia è tra le peggiori d’Europa, è la cooperazione con i partner europei (4%), solo un po’ meno di Spagna (5%), Germania (8%) e il Portogallo (9%).

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