Joaquín Almunia, capo dell’Antitrust dell’Unione Europea, ha confermato che è in dirittura d’arrivo l’accordo fra Google e la stessa UE, circa la riorganizzazione dei risultati all’interno del motore di ricerca. La storia è ormai arcinota fra gli addetti ai lavori: Google, accusata di aver abusato della sua posizione predominante nel mercato europeo della Search, avrebbe approfittato per dare una maggiore visibilità ai suoi prodotti e servizi, penalizzando i competitors.
Ora, nonostante le critiche costanti, le parti avrebbero trovato un accordo basato sulla più recente proposta giunta da Mountain View.
Non mancano, come detto, le critiche dei concorrenti. Vorrebbero una ulteriore proposta e non sono disposti a pagare per apparire fra le alternative del motore di ricerca, per servizi – come Google Shopping – che prevedono già un inserimento a pagamento delle inserzioni. L’UE, tuttavia, ha già fatto sapere che gli accorgimenti che Google introdurrà saranno sufficienti per chiudere la disputa:
√ D’ora in poi quando un utente effettuerà una ricerca per un prodotto specifico – in particolare per settori legati a Google Shopping, oltre che per voli e attività commerciali -, Big G dovrà mostrare, accanto al proprio box “Shopping”, tre alternative per l’utente provenienti da siti web della concorrenza.
√ Agli editori europei viene facilitata la gestione delle campagne pubblicitarie su AdWords.
Che impatto avranno le modifiche, a tuo avviso?